Quante tipologie di estintori esistono?

Quali estintori usare nei luoghi di lavoro?

Gli estintori in commercio vengono classificati principalmente in base alla tipologia dell’estinguente contenuto al suo interno ed alla capacità di spegnimento. In base al loro peso sono classificati portatili, se non superano i 20 kg. di massa lorda, e carrellati. Gli elementi che determinano la scelta di un estintore sono diversi. Alcuni di questi fattori sono: la tipologia dell’incendio su cui si deve intervenire la quale determina la sostanza estinguente da utilizzare; il carico d’incendio presente nell’attività da proteggere che determina la capacità estinguente dell’estintore; la presenza nell’attività di personale femminile che può determinare la scelta dell’utilizzo di estintori più leggeri rispetto ad altri più pesanti. Su questa base possiamo capire in quali situazioni usare un tipo di estintore piuttosto che un altro.

Le tipologie d’ incendio vengono classificate in base al combustibile:

Fuochi di classe A: combustibile di materiale organico con sviluppo di braci (legno, carta e derivati)

Fuochi di classe B: combustibile  liquido ( benzine, gasolio, alcol, etc)

Fuochi di classe C: gas infiammabili

Fuochi di classe D: fuochi di metalli ( magnesio, potassio)

Fuochi di classe E: fuochi di origine elettrica

Fuochi di classe F: fuochi derivati da oli e grassi da cucina

Una volta definita la tipologia di fuoco che si può sviluppare si sceglie l’estintore più adatto:

Estintore ad acqua

Questo estintore contiene circa il 90% di acqua e il restante 10% sono filmanti e additivi. In Italia è vietato l’uso su apparecchiature elettriche.

Estintore a polvere

Al loro interno sono presenti polveri costituite in particolare da composti salini, come il bicarbonato di potassio e il bicarbonato di sodio (per le classi di incendio B e C) e solfato di ammonio e fosfato monoammonico  (per gli incendi delle classi A, B e C).

Gli estintori a polvere agiscono per soffocamento, raffreddamento e l’inibizione chimica; si tratta dell’agente estinguente più utilizzato per la molteplicità dell’impiego e per l’elevata efficacia; per questo motivo possono essere utilizzati su impianti elettrici e liquidi infiammabili

Estintore idrocarburi alogenati

Si tratta di un estintore molto simile a quello in polvere, ma gli agenti estinguenti sono gli idrocarburi alogenati. Sono adatti allo spegnimento di fuochi di classe A, B, C e su apparecchiature elettriche. Questi estintori non si possono più commercializzare in quanto dannosi per l’ozono. Sono tuttavia utilizzati, in deroga,  nelle attività militari e sugli aerei

Estintori a schiuma

Durante l’utilizzo rilasciano una sostanza schiumosa che crea uno strato impermeabile sulla superficie, in modo da trattenere i vapori infiammabili. Questi estintori sono adatti per i liquidi infiammabili e gli oli alimentari (classe F) ma non per le apparecchiature elettriche

 

Estintore CO2

Questa tipologia di estintore è strutturalmente diversa dalle altre, in quanto costituita da una bombola d’acciaio che contiene gas CO2 (anidride carbonica) compresso e liquefatto. Gli estintori CO2 sono adatti per spegnimento di fuochi di classe B e C.

Quale estintore usare per quadri elettrici?

Le tipologie di estintori più adatte a sopprimere un incendio da materiale elettrico sono gli estintori a CO2 che sopprimono la fiamma per raffreddamento e soffocamento e non rovinano la componentistica elettronica. Si possono utilizzare anche gli estintori a polvere perché dielettrici.